Le olive rotte sono molto gustose, anche se la preparazione è un po' lunga. Mettete i guanti e procuratevi una bacinella larga, un tagliere di legno e un batticarne. Ogni oliva dev'essere battuta in modo da far uscire il nocciolo, ma senza spappolarla. All'inizio si danno due colpetti leggeri, poi uno più forte: il risultato sarà una specie di taglio verticale, più facile da fare che da dire. Una piccola pietra può anche andare bene. Poi si mettono le olive nella bacinella larga, meglio se rettangolare, cospargendole di sale fino marino (non quello alimentare che si trova normalmente al supermercato).
mercoledì 12 novembre 2008
Olive verdi rotte
Le olive rotte sono molto gustose, anche se la preparazione è un po' lunga. Mettete i guanti e procuratevi una bacinella larga, un tagliere di legno e un batticarne. Ogni oliva dev'essere battuta in modo da far uscire il nocciolo, ma senza spappolarla. All'inizio si danno due colpetti leggeri, poi uno più forte: il risultato sarà una specie di taglio verticale, più facile da fare che da dire. Una piccola pietra può anche andare bene. Poi si mettono le olive nella bacinella larga, meglio se rettangolare, cospargendole di sale fino marino (non quello alimentare che si trova normalmente al supermercato).
Conservare le olive

Quest'anno ho raccolto le olive verdi un po' prima del solito, perché faceva caldo ed erano mature già verso la metà di ottobre. Comunque in genere ai primi di novembre le nostre olive sono pronte da raccogliere. Per la conservazione esistono molte ricette regionali e tramandate da generazioni, io seguo sempre le stesse che sono collaudate e danno ottimi risultati. In fondo vale la pena preparare in casa le proprie olive, anche perché si risparmia, e poi il sapore è straordinario, assolutamente diverso da quello dei prodotti industriali in vasetto o sfusi. Come al solito, ci vuole tanta pazienza, ma il sacrificio è ricompensato dal gusto favoloso e dalla certezza di ottenere un cibo genuino. Le olive contengono sostanze benefiche per il controllo della pressione arteriosa, quindi chi soffre di pressione alta dovrebbe mangiarne cinque o sei al giorno; l'unico problema è il sale usato per la conservazione, che però, con alcuni metodi moderni, si può ridurre molto.
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