Marmellata di stagione non dietetica
C'è un modo facilissimo per preparare una deliziosa marmellata con risultati sempre garantiti. L'ho imparato su un libro di ricette degli anni settanta, dopo averlo provato non l'ho più lasciato. Va bene per tutti i tipi di frutta, cambiando solo la quantità di zucchero e aggiungendo succo di limone dove occorre.
Preparazione
1) La sera prima si lava la frutta, ciliegie, albicocche, pesche o susine, secondo i gusti o la disponibilità. Si asciuga bene e si taglia a metà, togliendo i noccioli.
2) Si mette in un recipiente di pyrex o ceramica da fuoco, si pesa e si copre di zucchero senza rimescolare, calcolando circa 650 g. per ogni chilo di frutta. Non sarà molto dietetica, ma in compenso è squisita, un cucchiaino vale tre di quelle preparate con pectina o dolcificanti sintetici...almeno, noi in famiglia la pensiamo così! Non quantitas, sed qualitas...
2) Si chiude con il coperchio e si lascia riposare per tutta la notte, oppure dalla mattina al pomeriggio. Durante queste ore la frutta si ammorbidisce e cede succo, quindi non serve aggiungere acqua.
4) Finalmente si cuoce! Se si deve aggiungere succo di limone o liquore, bisogna farlo adesso. Bastano solo venti minuti di cottura a fuoco vivo, mescolando spesso con un mestolo di legno. Non occorre passarla. Se preferisci, puoi dare verso la fine una frullata con il frullino a immersione (il buon vecchio Minipimer torna sempre utile..), comunque non è indispensabile, dipende se nella marmellata ti piace sentire i pezzetti di frutta oppure no: io personalmente preferisco sentirli, quindi la frullo un pochino ma non completamente.
Per controllare se è pronta ognuno ha il suo metodo: io ne verso un po' sopra un piattino, lo giro e vedo come scende, se si rapprende velando il piatto vuol dire che è al punto giusto, se scorre deve ancora cuocere.
Dopo viene la parte più noiosa: l'invaso e soprattutto la sterilizzazione. Per piccole quantità puoi anche evitarla, ma se la marmellata è abbondante ti conviene farla, si conserverà benissimo per diversi mesi (quasi un anno tenendola in un luogo fresco e buio).
I contenitori adatti
Perfetti quelli di vetro con il tappo ermetico, piccoli, meglio se da mezzo quarto; i vasi grandi da mezzo litro invece non sono consigliabili, perché la marmellata casalinga una volta aperta va consumata in breve tempo e anche conservandola in frigo non resiste a lungo. Naturalmente devono essere ben lavati e non avere strani odori ... si possono riciclare i contenitori della frutta sciroppata o di altre marmellate, ma non quelli dei sottaceti o del tonno, purtroppo, anche se sono della misura giusta.
La marmellata si invasa subito con un mestolo, finché è ancora caldissima. Prima di versarla io passo all'interno dei vasi e del coperchio una pezzuola bagnata in alcol a 90° ( quello per liquori) e con la stessa pulisco il bordo prima di avvitare bene il coperchio.
La sterilizzazione
Appena i vasetti sono freddi si mettono in una pentola, si coprono d'acqua e si fanno bollire coperti per dieci minuti, calcolando il tempo da quando inizia l'ebollizione; poi si lasciano raffreddare nella pentola, immersi nell'acqua. Cerca di metterli a misura, cioè non troppo stretti ma neanche tanto comodi, nel caso metti dei tovaglioli fra un vasetto e l'altro per farli restare dritti.
Con due chili di frutta si ottengono quattro bei vasetti da quarto oppure otto piccoli.
Dosi per chilogrammo di frutta
Albicocche: 650-700 g. di zucchero 1 bicchierino di cognac
Ciliegie 700-750 g. di zucchero il succo di 2 limoni
Pesche 650-700 g. di zucchero il succo di 2 limoni
Susine 650 g. di zuccher0 il succo di 2 limoni
Fragole 750 g. di zucchero il succo di 2 limoni
C'è un modo facilissimo per preparare una deliziosa marmellata con risultati sempre garantiti. L'ho imparato su un libro di ricette degli anni settanta, dopo averlo provato non l'ho più lasciato. Va bene per tutti i tipi di frutta, cambiando solo la quantità di zucchero e aggiungendo succo di limone dove occorre.
Preparazione
1) La sera prima si lava la frutta, ciliegie, albicocche, pesche o susine, secondo i gusti o la disponibilità. Si asciuga bene e si taglia a metà, togliendo i noccioli.
2) Si mette in un recipiente di pyrex o ceramica da fuoco, si pesa e si copre di zucchero senza rimescolare, calcolando circa 650 g. per ogni chilo di frutta. Non sarà molto dietetica, ma in compenso è squisita, un cucchiaino vale tre di quelle preparate con pectina o dolcificanti sintetici...almeno, noi in famiglia la pensiamo così! Non quantitas, sed qualitas...
2) Si chiude con il coperchio e si lascia riposare per tutta la notte, oppure dalla mattina al pomeriggio. Durante queste ore la frutta si ammorbidisce e cede succo, quindi non serve aggiungere acqua.
4) Finalmente si cuoce! Se si deve aggiungere succo di limone o liquore, bisogna farlo adesso. Bastano solo venti minuti di cottura a fuoco vivo, mescolando spesso con un mestolo di legno. Non occorre passarla. Se preferisci, puoi dare verso la fine una frullata con il frullino a immersione (il buon vecchio Minipimer torna sempre utile..), comunque non è indispensabile, dipende se nella marmellata ti piace sentire i pezzetti di frutta oppure no: io personalmente preferisco sentirli, quindi la frullo un pochino ma non completamente.
Per controllare se è pronta ognuno ha il suo metodo: io ne verso un po' sopra un piattino, lo giro e vedo come scende, se si rapprende velando il piatto vuol dire che è al punto giusto, se scorre deve ancora cuocere.
Dopo viene la parte più noiosa: l'invaso e soprattutto la sterilizzazione. Per piccole quantità puoi anche evitarla, ma se la marmellata è abbondante ti conviene farla, si conserverà benissimo per diversi mesi (quasi un anno tenendola in un luogo fresco e buio).
I contenitori adatti
Perfetti quelli di vetro con il tappo ermetico, piccoli, meglio se da mezzo quarto; i vasi grandi da mezzo litro invece non sono consigliabili, perché la marmellata casalinga una volta aperta va consumata in breve tempo e anche conservandola in frigo non resiste a lungo. Naturalmente devono essere ben lavati e non avere strani odori ... si possono riciclare i contenitori della frutta sciroppata o di altre marmellate, ma non quelli dei sottaceti o del tonno, purtroppo, anche se sono della misura giusta.
La marmellata si invasa subito con un mestolo, finché è ancora caldissima. Prima di versarla io passo all'interno dei vasi e del coperchio una pezzuola bagnata in alcol a 90° ( quello per liquori) e con la stessa pulisco il bordo prima di avvitare bene il coperchio.
La sterilizzazione
Appena i vasetti sono freddi si mettono in una pentola, si coprono d'acqua e si fanno bollire coperti per dieci minuti, calcolando il tempo da quando inizia l'ebollizione; poi si lasciano raffreddare nella pentola, immersi nell'acqua. Cerca di metterli a misura, cioè non troppo stretti ma neanche tanto comodi, nel caso metti dei tovaglioli fra un vasetto e l'altro per farli restare dritti.
Con due chili di frutta si ottengono quattro bei vasetti da quarto oppure otto piccoli.
Dosi per chilogrammo di frutta
Albicocche: 650-700 g. di zucchero 1 bicchierino di cognac
Ciliegie 700-750 g. di zucchero il succo di 2 limoni
Pesche 650-700 g. di zucchero il succo di 2 limoni
Susine 650 g. di zuccher0 il succo di 2 limoni
Fragole 750 g. di zucchero il succo di 2 limoni
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