
Non vorrei sembrare eretica, ma nei climi caldi del sud il basilico di qualsiasi tipo se non si cima va rapidamente in fioritura e i rametti diventano legnosi. Quello greco, a foglie piccole, dev'essere cimato molto spesso per mantenere una bella forma compatta a palla.
Il genovese, insostituibile per il pesto, non va cimato nelle prime fasi dello sviluppo; quando è ancora una pianticella tenera è meglio utilizzare solo le foglie più sviluppate, ma poi si possono cogliere i ciuffi apicali, anzi una cimatura moderata gli fa bene. Il basilico richiede molta acqua e una posizione a mezz'ombra per ottenere un bel fogliame verde e tenero; non che non resista in pieno sole, ma le foglie ingialliscono e induriscono, inoltre l'aroma diventa troppo pungente e il sapore si carica di un amarognolo selvatico poco piacevole.
La concimazione non dovrebbe essere necessaria se il terreno è ricco di sostanza organica, comunque se appare deperito basta dargli una manciata di stallatico in cubetti per vederlo riprendersi subito.
Nel sud le piantine durano fino ai primi freddi di novembre, però l'aroma peggiora parecchio; si può portarne un vasetto all'interno tenendolo in cucina o in una stanza riscaldata e luminosa, prevedendo che non avrà mai il profumo del basilico coltivato all'aperto ma sarà sempre migliore di quello congelato o essiccato...
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