
A chi non piace la parmigiana di melanzane, quella tradizionale, così profumata e appetitosa? E' anche calorica e un tantino indigesta, purtroppo. Comunque ci sono molte ricette semplici e leggere che ci permettono di gustare quest'ortaggio estivo senza troppi pentimenti...
Varietà e usi della melanzana
La melanzana viola, tondeggiante e a forma di borsetta, con il picciolo scuro, ha una polpa dolce e tenera adatta da arrostire sulle braci o al forno; è l'ideale anche trifolata o al funghetto, in umido con i peperoni, oppure impanata come una cotoletta. Le melanzane in commercio oggi, come la Prosperosa, sono miglioramenti della Violetta di Firenze, una vecchia varietà molto rustica e produttiva; l'ho coltivata con buoni risultati per diversi anni. Esistono anche melanzane bianche e rosate con un sapore particolare che ricorda quello dei funghi, soltanto che sono più difficili da coltivare e non si adattano a tutti i climi e i terreni. In inverno si trovano in commercio melanzane scure con il picciolo verde chiaro, coltivate in serra, molto acquose e insipide; meglio aspettare la loro stagione, quelle comprate alla fine di giugno sono decisamente un'altra cosa.
Per altre ricette più "robuste", tipo la parmigiana, le polpettine alla calabrese, lo sformato, la pasta 'ca Norma, sono indicate le melanzane viola scuro, di tipo allungato, nelle varietà romagnole o siciliane.
Io preferisco quelle con il picciolo scuro anziché verde, perché sono meno amare. Hanno la polpa compatta e si adattano meglio alla frittura.
Preparazione delle melanzane
Alcune melanzane, specie quelle nere con picciolo verde, tendono all'amarognolo; si può eliminare in gran parte con l'acqua di vegetazione. Dopo averle sbucciate e tagliate nella misura voluta, comunque mai di spessore inferiore al centimetro, si sistemano su un tagliere inclinato, si cospargono di sale e si lasciano riposare almeno mezz'ora coperte da un peso (per esempio, un piatto o un altro tagliere con una bottiglia sopra), quindi si sciacquano sotto l'acqua corrente, si strizzano bene e si asciugano. Questo procedimento è indispensabile prima di friggere. Non credere a chi dice che non serve, la presalatura va fatta di regola se vuoi ottenere una frittura croccante e non viscida.
Le melanzane violette e quelle chiare in genere non vanno pelate, avendo la buccia molto sottile. Per le preparazioni in umido, tipo il funghetto, non occorre la presalatura, ma non si deve aggiungere poi acqua durante la cottura. Si tagliano a cubetti con tutta la buccia, perciò è bene scegliere melanzane dolci viola chiaro.
Le melanzane alla griglia perfette sono soltanto quelle cotte alla brace, comunque riescono abbastanza bene anche nel forno elettrico: tagliare le fette alte un centimetro, inciderle con un coltellino, ungerle e sistemarle sulla griglia; metterle sotto il grill già acceso. Dopo dieci-quindici minuti sono pronte e si condiscono con sale, olio, basilico, prezzemolo e uno spruzzo di aceto. L'aglio ci sta bene, se è gradito. Qualcuno le arrostisce sulla bistecchiera di ghisa, però prendono facilmente l'amaro.
Ricette con le melanzane
Polpettine
Per farle bene bisogna scegliere un chilo di melanzane sode, non molto grosse altrimenti hanno troppi semi. Si tagliano a metà e si fanno cuocere con parecchio anticipo, anche la sera prima, in acqua fredda salata; si scolano ancora al dente e si lasciano raffreddare e asciugare nello scolapasta. Il giorno dopo si eliminano quasi tutte le bucce lasciandone da parte alcune intere, poi si strizza bene tutta la polpa schiacciandola, anche con le mani, finché non esce più liquido; si trita a mano grossolanamente su un tagliere e si raccoglie in una ciotola mescolando con abbondante mollica di pane casereccio calabrese o pugliese (tritata nel mixer), due foglioline di menta, basilico e prezzemolo tagliuzzati, parmigiano o pecorino grattugiato (anche metà e metà), due uova, sale e pepe. Se l'impasto risulta ancora molle, unire del pangrattato: dev'essere morbido ma non appiccicoso, tanto da potersi lavorare con le mani. Formare pallottole e e rotolarle leggermente per dare una forma cilindrica schiacciata, oppure lasciarle a forma di piccole sfere. In alternativa, formare le polpette con due cucchiai. Riempire con l'impasto le bucce intere messe da parte, formando alcune barchette.
Friggere in abbondante olio di semi d'arachide, ma non d'oliva, perché la frittura deve essere prolungata e l'olio d'oliva fumerebbe, oltre a rendere le polpette troppo untuose.
Un gusto speciale si ottiene mettendo nell'olio uno o due spicchi d'aglio vestiti (con la buccia) e un rametto di rosmarino; si tolgono prima che brucino. Girare le polpette perché prendano un bel colore scuro uniforme, ma attenzione a non farle bruciare.
Queste polpette sono eccellenti da sole, con pomodoro in insalata, oppure tuffate in una salsa di pomodoro molto leggera. Sono ottime anche il giorno dopo. E' un piatto che non si dimentica!
Sembra una ricetta complicata, in realtà non lo è, ma bisogna seguire le indicazioni passo per passo. L'importante è usare sempre solo pane casereccio (mai quello in cassetta!) e melanzane di stagione, strizzandole bene prima di tritarle, rigorosamente con la mezzaluna.
Sformato di melanzane
Questa ricetta è simile alla precedente, solo più leggera perché non richiede frittura. Le melanzane si possono anche tritare brevemente nel mixer e il pane può essere del tipo a cassetta: non importa se l'impasto rimane un po' molle, tanto non si deve lavorare con le mani.
Unire qualche cucchiaio d'olio d'oliva e tre uova invece di due. Uno spicchio d'aglio è facoltativo, meglio se spremuto con l'apposito utensile. Versare l'impasto in uno stampo per muffins o in stampini singoli (vanno bene anche quelli d'alluminio) ungendo con olio e passare nel forno ben caldo finché la crosta appare dorata-scura e infilando uno stecco esce pulito. Varianti: sostituire parte della mollica di pane con due patate lessate e schiacciate; unire qualche pomodorino ciliegino aperto e strizzato, mettendolo sulla superficie. E' una preparazione poco calorica.
Toast di melanzane, prosciutto e formaggio
Ingredienti:
Due e tre melanzane ovali di forma regolare
Prosciutto cotto affettato, almeno un etto
Fontina affettata (oppure scamorza o mozzarella) tagliata a fettine verticali più strette delle melanzane, almeno un etto
Origano sbriciolato
Sale e pepe
Si possono preparare le melanzane fritte o grigliate, secondo i gusti e il tempo a disposizione. E' un piatto molto semplice che, usando le melanzane grigliate surgelate, diventa superfacile e velocissimo (anche se, veramente, perde un po' di gusto).
Tagliare le melanzane in fette alte un centimetro, cospargerle di sale e lasciare spurgare l'acqua di vegetazione. Dopo un'oretta sciacquarle e strizzarle, asciugarle fra due panni e friggerle (in alternativa grigliarle al forno, o se manca il tempo usare quelle surgelate). Assorbire bene l'unto. Su una teglia da forno formare dei toast, collocando fra due fette di melanzana fritta del prosciutto cotto, una fettina di fontina - o mozzarella, o scamorza, secondo i gusti - e un pizzico d'origano. Non serve altro olio. Infornare finché il formaggio fonde.
Antipasto di melanzane
Con le melanzane fritte a fette, avanzate dalla parmigiana, si prepara un gustoso antipasto. Coprire le fette con foglioline di basilico, mentuccia e prezzemolo, capperi sott'aceto e aglio spremuto (facoltativo) e arrotolarle su se stesse. Collocarle in un piatto fondo o in una ciotola di vetro e coprirle con un miscuglio di aceto e vino bianco (un bicchiere). Lasciare in frigo per qualche ora. Si può fare anche con i cubetti di melanzana.
Rigatoni con le melanzane
Ingredienti:
250 g. di pasta rigatoni o sedani
250 g. di pelati o passata di pomodoro
3 melanzane a borsetta
2 uova sode
parmigiano grattugiato, cinque cucchiai
basilico, prezzemolo
un quarto di cipolla
sale
olio d'oliva, qualche cucchiaio
olio di semi d'arachide, un quarto di litro
Preparare le melanzane per la frittura: lavarle, asciugarle e tagliarle con tutta la buccia a fettine di sei-sette millimetri. Salarle e lasciarle spurgare. Intanto mettere a bollire l'acqua per cuocere i rigatoni, preparare un paio di uova sode e in un tegame largo, capace di contenere la pasta, cuocere a fuoco lento un sugo leggero di pomodoro condito con poca cipolla, olio e sale. Dopo mezz'ora sciacquare le melanzane, strizzarle e asciugarle; friggerle in abbondante olio di semi facendo attenzione che diventino colorite, ma non troppo secche né bruciate, altrimenti prendono l'amaro. Quando i rigatoni saranno cotti al dente, versarli nel tegame della salsa ancora sul fuoco, rigirarli bene e alla fine unire parmigiano grattugiato, le uova sode tagliuzzate, le melanzane e un ciuffo di basilico spezzettato. Le melanzane per questo piatto non devono essere tagliate a cubetti, ma a fettine per risultare più croccanti e saporite. Variante golosa e calorica: unire con le uova sode scamorza o provola a pezzetti e prosciutto cotto a listerelle.